Un ritiro “punitivo” che punitivo non era, semmai riflessivo, ma che ha portato con sé un carico di pressioni non indifferente. Allora mi viene da chiedere: ma non sarebbe stato meglio non “ritirarsi”.

E se questo problema che ha inceppato la Ferrari non fosse mentale, ma tecnico?

I calciatori dal “convento Formello”, si sono sbizzarriti sui social postando foto di cene, baci, abbracci e sorrisi. Tutti per uno ed uno per tutti nonostante fosse un pò una forzatura quel “tutti insieme appassionatamente”.

Isterie… Isterie ovunque, dal campo agli spalti sino alle comode poltrone di casa.

Nel match durato “sette anni in Tibet” contro la Sampdoria, 100 minuti che hanno esaurito anche noi, l’aria intorno alla Lazio, soprattutto nel finale di partita, ha elettrificato il clima.

Il primo a dare cenno di nervosismo è stato l’ultimo uomo in campo, ovvero Thomas Strakosha che, dopo l’ennesimo rinvio bislacco, ha fatto cenno “stai calmino” accompagnando il tutto con  l’inequivocabile gesto del dito sulla bocca. “Muto”. A chi sarà stato rivolto? Ad un compagno che lo aveva invitato a calibrare il piedino fatato o alla tifoseria?
Impossibile capire perché in quel momento sono arrivati i fischi della Curva, la tiratina d’orecchio da parte di Acerbi e Ciro.
“State muti tutti” e si fa prima.
Non ama essere ripreso, lo abbiamo capito, ma l’umiltà non guasta mai!
Troppo istintivo, ma una sventaglia non ci sarebbe stata male invece che il rinvio.

Un altro che non ha solamente mostrato cenni di nervosismo, ma ha prontamente mandato a quel paese l’intera Curva Nord, è stato Patric.
Il biondino col taglio di capelli alla Biglia, ha lasciato da parte l’aria da “principito”, diciamo anche il piede buono, alla pioggia di fischi per l’ennesimo tiro in porta clamorosamente uscito male, ha optato per un v********o  tutti e baci ai pupi.
Gabarrón però te le vai a cercare.
Per carità, sbagliano tutti eh, ma compostezza.
Poi ti rimandano in esilio preferendo Marusic che il più delle volte il v********o te lo tira fuori a forza .
Patric ha carattere, questo dobbiamo dirlo, il carattere pagherà?
I tifosi laziali sono severi si sa, ma sanno perdonare se ti fai perdonare.

Milinkovic è stato tradito dai suoi stessi ammiratori, “zingaro”, striscione stupido, squallido e razzista. Bell’esempio complimenti!
Se allo stadio dovete andare per fare queste cose, fidatevi di me, statevene a casetta vostra!

Stiamo diventando tutti un pochino paranoici, le isterie sono anche le nostre. Vediamo spaccature dove non ce ne sono, cerchiamo il pelo nell’uovo, accusiamo Milinkovic-Savic di tessere chissà quali oscure trame perché vuole andare via.
Forse dovremmo tutti spingere il tasto RESET e riavviare.

Inzaghi parla di sfortuna, ma le crepe non sono nello spogliatoio, le crepe sono in noi, questa è la grande sfortuna. Non essere un fronte unito, ma tante piccole unità pronte a darsi contro e farsi la guerra.

Se lo spettacolo non piace, si è liberi di fischiare senza che nessuno si vesta da “moralizzatore”, ma se lo spettacolo piace, allora nessuno deve indottrinare all’insulto.
Più semplicemente: ognuno si faccia i suoi così campa cent’anni!

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